Rassegna Stampa

Cona apre le porte a Zamboni: "Spazi per ambulatori"

Ferrara, 20 gennaio 2012 - Porte aperte, anzi spalancate al metodo Zamboni al nuovo ospedale di Cona: l’assessore regionale alla Sanità Carlo Lusenti, rispondendo ieri all’interrogazione del consigliere Pdl Mauro Malaguti, ha riferito «che l’Azienda Ospedaliera è impegnata a garantire spazi adeguati per il trattamento dei pazienti del dottor Zamboni, sia per le attività di day surgery che per quelle ambulatoriali». Una novità importante, destinata ad aprire una fase nuova nella sperimentazione del medico ferrarese sulla sclerosi multipla e la Ccsvi: l’idea di istituire, relativamente a questa sindrome, «un centro di eccellenza nazionale a Ferrara potrà essere valutata seriamente — aggiunge Lusenti — solo dopo le necessarie verifiche scientifiche circa la validità clinica del trattamento».
 
Nella lunga e dettagliata risposta all’interrogazione del consigliere del Pdl, l’assessore regionale chiarisce che l’appoggio convinto alla sperimentazione Zamboni avrà un consistente supporto anche finanziario: «I costi dello studio sono valutati in 2 milioni e 882mila euro, comprensivi delle valutazioni di efficacia e di sicurezza». E Lusenti stila l’elenco dei finanziatori: da quelli pubblici, ovvero le Regioni (oltre all’Emilia Romagna, in campo anche Piemonte, Lombardia, Toscana, Veneto, Lazio e Sicilia), ai fondi promessi da enti e strutture private. «Ci sono impegni di finanziamento non ancora ricevuti di 200mila euro dalla Fondazione Hilarescere, 50mila dall’associazione Ccsvi, un milione di euro dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla — scrive Lusenti auspicando che questo contributo venga effettivamente stanziato —, 100mila dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata ed altri 250mila euro se verrà accettata una richiesta di finanziamento che abbiamo presentato all’interno del bando giovani ricercatori del Ministero della Salute».
Al pool scientifico aderiscono anche centri di riferimento di primissimo piano come l’istituto neurologico Carlo Besta di Milano. La sperimentazione multicentrica coinvolgerà complessivamente 700 pazienti: «Ciascun centro dei 19 che fanno riferimento alle Regioni partner del progetto — sottolinea Lusenti — potrà inviarne da un minimo di 30 ad un massimo di 60». Destinazione Cona, dunque: «E’ la sede più logica per questa sperimentazione», ribadisce Mauro Malaguti che registra con estrema soddisfazione la presa di posizione di Lusenti.
 
Siamo infatti, per parola dello stesso assessore, ad una «certezza». Quella che la sperimentazione partirà, e proprio a Ferrara: «Qualsiasi costo eventualmente non coperto dagli altri centri — conclude Lusenti —, sarà garantito da un finanziamento regionale all’Azienda Sant’Anna».
 
FONTE: il Resto del Carlino, Stefano Lolli